Civediamoaldìperdì
di Simone Nebbia su TEATRO E CRITICA
Dopo il Garbatella di Matutateatro che, tra le
note della musica popolare romana, riconosce al Pasolini narratore anni
’50 la capacità di rintracciare nei personaggi che la abitano il
sentimento di una città, il Gruppo di Teatro Campestre vincitore del concorso dell’anno precedente (che ha avuto in palio tre date nel circuito) presenta Ci vediamo al DìperDì,
leggero e ironico affresco delle storture che accompagnano il nostro
culto del mangiare bene e le relative incongruenze. Ideato da Elisabetta Granara, genovese, lo spettacolo è cresciuto con Elisa Occhini e Sara Allevi abitando
la cucina del ristorante Besame Mucho, luogo elettivo della pratica e
dove invece i pensieri e le emozioni conquistano spazio e rilevanza.
L’idea intrigante che presiede alla mostra scenica è quella di far
corrispondere l’intenzione e il sentimento a un impianto sonoro prodotto
dall’uso degli strumenti da cucina.
Ecco che il loro racconto si dipana allora fra grattugie e varie
stoviglie, recuperando l’idea che il rumore in quanto suono sia
generatore di emozioni, o meglio, impressione sonora delle stesse, come
osserva lo studioso Piero Mottola autore delle Passeggiate emozionali (Maretti Editore) e nella stessa direzione della ricerca svolta dai musicisti Mirto Baliani e Marco Parollo con Fuocofatuo.
Lo spettacolo in sé ha bisogno del coraggio per condurre più a fondo
l’inventiva scenica e scegliere fra questa direzione accennata, la più
interessante, e altri nuclei maggiormente dispersivi che non giovano
alla composizione drammaturgica. Ma c’è nelle intenzioni e nella bontà
della proposta un valore cui si è portati, da spettatori, a credere.
Visto al Festival Teatropia, Siena, il 9 marzo
di Rossella Porcheddu su IL TAMBURO DI KATTRIN
Grattugiano, tagliuzzano, imburrano, le giovani cuoche del ristorante
“Besame Mucho”, studentesse fuori sede e precarie alle prese con
discount in fallimento, cibo biologico, consumo equo e solidale.
Affrontano con ironia Elisabetta Granara, Elisa Occhini e Sara Allevi
tematiche attuali, i sistemi di alimentazione e di distribuzione, tra
ossessioni vegetariane e fissazioni ecologiste, brand da boicottare e
punti da accumulare. Musica, ritma, mastica parole il Gruppo di Teatro Campestre con Civediamoaldìperdì,
replicato dal 16 al 18 maggio, spettacolo fresco, armonico, digeribile
più degli alimenti che riempiono oggi le nostre tavole e affollano le
corsie dei supermercati. Pièce culinaria, ritratto leggero di tempi e
generazioni incerte, tra voci che risuonano dal passato e passi, lenti e
incespicanti, verso il futuro.
Visto a Parabole fra i Sanpietrini, Roma, il 16 maggio
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