lunedì 3 giugno 2013

Recensioni #3 Civediamoaldìperdì

Civediamoaldìperdì 
di Simone Nebbia su TEATRO E CRITICA

Dopo il Garbatella di Matutateatro che, tra le note della musica popolare romana, riconosce al Pasolini narratore anni ’50 la capacità di rintracciare nei personaggi che la abitano il sentimento di una città, il Gruppo di Teatro Campestre vincitore del concorso dell’anno precedente (che ha avuto in palio tre date nel circuito) presenta Ci vediamo al DìperDì, leggero e ironico affresco delle storture che accompagnano il nostro culto del mangiare bene e le relative incongruenze. Ideato da Elisabetta Granara, genovese, lo spettacolo è cresciuto con Elisa Occhini e Sara Allevi abitando la cucina del ristorante Besame Mucho, luogo elettivo della pratica e dove invece i pensieri e le emozioni conquistano spazio e rilevanza. L’idea intrigante che presiede alla mostra scenica è quella di far corrispondere l’intenzione e il sentimento a un impianto sonoro prodotto dall’uso degli strumenti da cucina.
Ecco che il loro racconto si dipana allora fra grattugie e varie stoviglie, recuperando l’idea che il rumore in quanto suono sia generatore di emozioni, o meglio, impressione sonora delle stesse, come osserva lo studioso Piero Mottola autore delle Passeggiate emozionali (Maretti Editore) e nella stessa direzione della ricerca svolta dai musicisti Mirto Baliani e Marco Parollo con Fuocofatuo. Lo spettacolo in sé ha bisogno del coraggio per condurre più a fondo l’inventiva scenica e scegliere fra questa direzione accennata, la più interessante, e altri nuclei maggiormente dispersivi che non giovano alla composizione drammaturgica. Ma c’è nelle intenzioni e nella bontà della proposta un valore cui si è portati, da spettatori, a credere.

Visto al Festival Teatropia, Siena, il 9 marzo

di Rossella Porcheddu su IL TAMBURO DI KATTRIN
Grattugiano, tagliuzzano, imburrano, le giovani cuoche del ristorante “Besame Mucho”, studentesse fuori sede e precarie alle prese con discount in fallimento, cibo biologico, consumo equo e solidale. Affrontano con ironia Elisabetta Granara, Elisa Occhini e Sara Allevi tematiche attuali, i sistemi di alimentazione e di distribuzione, tra ossessioni vegetariane e fissazioni ecologiste, brand da boicottare e punti da accumulare. Musica, ritma, mastica parole il Gruppo di Teatro Campestre con Civediamoaldìperdì, replicato dal 16 al 18 maggio, spettacolo fresco, armonico, digeribile più degli alimenti che riempiono oggi le nostre tavole e affollano le corsie dei supermercati. Pièce culinaria, ritratto leggero di tempi e generazioni incerte, tra voci che risuonano dal passato e passi, lenti e incespicanti, verso il futuro.

Visto a Parabole fra i Sanpietrini, Roma, il 16 maggio

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